INTRODUZIONE
Nell’ottica di sperimentare nuovi modelli di governance partecipativa volti alla valorizzazione del patrimonio culturale esistente da parte delle comunità dei territori alpini transfrontalieri di Alcotra, questa proposta intende sviluppare un programma di attività - tra loro correlate e conseguenti - volte all’attivazione di processi di avvicinamento, riconoscimento e riappropriazione dei valori materiali e immateriali presenti sul territorio di Saint-Vincent. Questo progetto si fonda sulla costruzione di una narrazione e sulla sua rappresentazione di carattere collettivo che coinvolge direttamente il territorio e le sue realtà. Il processo innescato dal programma di lavoro sul territorio comunale sarà l’occasione per conoscere e mettere a sistema le emergenze del costruito storico, rilanciando l'economia attraverso la diversificazione dell’offerta turistica in un'ottica di sviluppo sostenibile.
Alcune problematiche riguardano la tutela e la conservazione del patrimonio diffuso e poco presidiato; inoltre, ad una scarsa consapevolezza e a un'informazione superficiale e sporadica, rispetto agli elementi (beni e siti) di valore locale, consegue la perdita di conoscenza del patrimonio culturale, naturale e paesaggistico dei luoghi da parte di chi li abita e li frequenta (popolazioni locali , residenti, utenti e turisti). In ultimo, l’assenza di approfondimento scientifico. Un indebolimento del capitale umano e delle competenze mirate alla tutela e alla valorizzazione di queste risorse produce un disinteressamento generalizzato, e un conseguente impoverimento o, perdita concreta, di siti o aree di interesse culturale e ambientale. Persa, o abbandonata, la valenza culturale di un luogo, muore anche il suo immaginario che quel luogo portava con sé. “Alla fine, il rischio è che i territori vedano svanire il loro patrimonio culturale (tangibile e intangibile), e quindi le tracce della loro storia e della loro identità.”[1]
Le comunità diventano il motore della valorizzazione culturale del territorio. Per farlo devono innanzitutto tornare a conoscerlo e prendersene cura.
L’idea del progetto si fonda sui principi espressi dalla nuova Agenda Europea che identifica nella cultura e nella creazione di servizi culturali ecosistemici lo strumento per accrescere l’attrattività di queste località attraverso la partecipazione delle comunità stesse, consapevolmente responsabili della salvaguardia e della promozione del proprio territorio. Le comunità, a cui i siti di interesse culturale appartengono, diventano il motore del progetto: “beni, siti, monumenti e tradizioni, non sono concepiti come rilevanti in quanto tali, ma per i significati e gli usi che le persone attribuiscono loro e per i valori che per esse rappresentano”[2].
Questa logica richiede in primo luogo di rendere noto il patrimonio culturale con l’intento di recuperare realtà del patrimonio meno conosciute, ma notevoli per le valenze storico-culturali del contesto, per reinserirle nella mappa delle emergenze accessibili ad un pubblico multiforme e vario (cittadini e abitanti del posto, turismo locale, turismo stagionale, turismo d’arte); in secondo luogo, salvaguardare per migliorare l'accessibilità e la frequentazione dei siti da parte dei visitatori. E ultimo, scoprire per promuovere, vale a dire valorizzare e veicolare l’interesse verso tale patrimonio nel processo di costruzione dell'offerta promozionale e turistica.
Obiettivi
- Sviluppare una narrazione collettiva attraverso un processo partecipativo per aggiornare o assegnare un nuovo immaginario e nuovi significati a territori che ne soffrono la mancanza;
- Sperimentare nuove forme di narrazione attraverso varie espressioni artistiche che mobilitino le associazioni e gli attori locali;
- Generare un processo di innovazione culturale : informare e responsabilizzare la società civile, le associazioni, gli amministratori, tecnici, ricercatori insieme agli operatori economici rispetto ad un patrimonio di cui ciascun cittadino deve prendersi cura;
- Sviluppare conoscenza rispetto all’esistenza di siti e di un patrimonio materiale e immateriale di carattere storico-artistico di pregio e troppo poco conosciuto;
- Accrescere i flussi turistici e garantire la visita a differenti tipologie di fruitori: comunicare questo patrimonio per riformulare un’offerta turistica locale capace di valorizzare il territorio partendo dalle emergenze locali.
INQUADRAMENTO GEOGRAFICO E FASI DI LAVORO
A guardarla bene Saint-Vincent è un luogo e molti luoghi insieme, una stratificazione di antiche vestigia romane e medievali, un patrimonio storico-artistico e culturale che va indietro nel tempo ed è contenuto in uno spazio dalla conformazione geomorfologica molto interessante. Il Novecento ha profondamente modificato e trasformato il carattere rurale e contadino di questo territorio, che ha il pregio di estendersi dalle basse quote del fondovalle, attraversato dalla Dora Baltea, fino ai versanti boschivi del Col de Joux, per diventare un centro turistico legato alle Terme e alla nascita del Casinò. Le dinamiche socio-economiche degli ultimi decenni sollevano delle questioni che riguardano la rigenerazione del tessuto urbano e sociale, pongono interrogativi sul prossimo futuro e impongono la necessità di ripartire dalla conoscenza del territorio e della sua storia per renderlo patrimonio collettivo e valorizzarlo nei suoi elementi di maggior pregio.
La proposta progettuale si innesta sul territorio come opportunità per attivare un processo paziente di coinvolgimento delle realtà locali nell’acquisizione di una nuova consapevolezza rispetto al patrimonio del 'costruito storico' esistente. Un percorso per tappe che intende stimolare l’attenzione pubblica verso le emergenze del territorio locale per incoraggiare, sviluppare e sostenere la nascita di sinergie e relazioni di collaborazione tra le associazioni culturali, gli operatori del settore turistico, dell’accoglienza e l’amministrazione comunale, nella prospettiva di elaborare una pratica della promozione culturale e del turismo sostenibile. Il progetto si concentra sullo spazio geografico del comune attraverso l’individuazione e la messa in valore di alcuni siti - che andranno individuati nella prima fase di avvio del programma e in concerto con l’amministrazione pubblica locale - per condividerne la storia e la formazione con la collettività e tornare a considerarli valori e beni di cui prendersi cura.
FASI DI LAVORO
1/ INDIVIDUAZIONE DEI SITI E SUCCESSIVA COSTRUZIONE DEI CONTENUTI
Questa prima fase di esplorazione e approfondimento conoscitivo prevede la realizzazione di una campagna fotografica come strumento di lettura del contesto esistente a sostegno dell’individuazione dei siti da valorizzare e restituire alla collettività. Il risultato della campagna fotografica diventerà materiale di confronto con l’amministrazione pubblica nell’individuazione dei siti.
Successivamente alla definizione dei siti, il progetto prevede la costituzione di un team di esperti, tecnici, ricercatori e professionisti di discipline diverse, così come il contributo di voci del territorio e attori locali, per elaborare i contenuti necessari ad approfondire il valore intrinseco dei luoghi (storia, evoluzione nel tempo, utilizzo, funzione, etc).
L’obiettivo è fornire diversi livelli di analisi a supporto dell’identificazione dei siti di interesse, su cui costruire il programma di lavoro e produrre informazioni storico-scientifiche relative ad essi.
Risultati attesi: Il prodotto di questa fase sarà un report/ documento digitale che servirà a preparare le fasi successive del programma. Sarà infatti un elaborato necessario per condividere i contenuti con le associazioni culturali del territorio, gli operatori turistici e l'amministrazione. Questo documento fornirà gli elementi conoscitivi necessari a strutturare la fase 2 del programma e la trama tematica e geografica dell’attività laboratoriale.
Tempistiche: maggio/giugno - novembre 2021
2/ ATTIVITÀ LABORATORIALE: UN WORKSHOP DI FOTOGRAFIA DI AVVICINAMENTO E ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI ELABORATI CON GLI ESPERTI
Target: associazioni locali (in particolare quelle che hanno aderito al progetto) e la cittadinanza di Saint-Vincent
Un workshop di fotografia costruito con contributi interdisciplinari per osservare e conoscere i siti e comprenderne il valore e l’inquadramento storico
Questa seconda fase prevede il coinvolgimento delle associazioni culturali locali e degli operatori turistici del territorio in un processo di osservazione del paesaggio, dei luoghi in cui si inseriscono i siti e del carattere che li distingue, per sviluppare una narrazione collettiva di questo patrimonio ancora silente.
La fotografia viene in questo modo utilizzata come linguaggio narrativo in grado di isolare, comporre e ricomporre gli elementi dello spazio per dare vita a nuove narrazioni dei territori e nutrire così nuovi immaginari. Strumento metodologico per sviluppare uno sguardo critico e consapevole sulla realtà che ci circonda e per incoraggiare una riflessione per tornare a guardare i luoghi, per scoprirli, riscoprirli, e prendersene cura.
La fotografia è un linguaggio trasversale e interdisciplinare che riesce a coinvolgere, stimolando il confronto attivo tra attori con saperi e competenze diverse (quali gli amministratori, gli esperti, le associazioni e le comunità che abitano questo territorio).
Gli obiettivi del workshop includono: 1/ la conoscenza dei siti attraverso sopralluoghi e visite e attraverso l’ascolto degli esperti tematici per accrescere la consapevolezza rispetto al bagaglio di valori materiali ed immateriali presenti sul territorio;
2/ l’elaborazione individuale di una visione e un modo di guardare e riconoscere questi valori territoriali attraverso l’uso delle immagini (e altri linguaggi espressivi che verranno integrati al racconto nella fase 3 del programma); 3/ la ricostruzione delle visioni individuali dei singoli partecipanti in una narrazione collettiva costruita in forma partecipativa.
Risultati attesi: un racconto per immagini e testi con il contributo di tutti i partecipanti del workshop che offrirà una visione delle emergenze del patrimonio storico su cui fondare un progetto di promozione culturale e valorizzazione turistica del territorio.
Tempistiche: marzo-aprile 2022
3/ EVENTO CONCLUSIVO
La narrazione fotografica, risultante dalla fase 2 del programma, viene rielaborata in un evento collettivo organizzato e montato con la partecipazione di tutti gli attori e le realtà coinvolte, che metterà insieme diversi linguaggi artistici - danza, musica, drammaturgia e poesia - per dare vita ad una rappresentazione corale e multiforme del patrimonio locale esistente.
Un evento aperto ad un ampio pubblico come forma di sintesi narrativa per raccontare e dare voce, attraverso una molteplicità di linguaggi, alla dimensione culturale di Saint-Vincent.
Risultati attesi: un evento che veda la partecipazione di un ampio pubblico composto da popolazione locale e turisti, ma anche dalle associazioni culturali e dagli operatori turistici del territorio (albergatori, ristoratori, guide, …) affinché attraverso l’evento scoprano il patrimonio diffuso e diventino, a loro volta, veicolo di promozione dei siti.
Tempistiche: giugno 2022
[1] PITem, Découvrir pour promouvoir.
[2] PITem, Découvrir pour promouvoir.