Testi e ricerche: Maria Vassallo, Cesare Dujani, Maria Beatrice Feder, Miriana Pession
Fotografie: Enrico Formica
L’opera, realizzata dalla Poetica del Territorio per il Comune di Châtillon, è un contributo alla storia di una comunità con un passato industriale importante che ha segnato la cittadina valdostana nelle sue strutture economiche, sociali e urbanistiche con significativa intensità. Châtillon ha rappresentato storicamente il confine dell’espansione industriale della Valle d’Aosta e, parallelamente alle vicende degli insediamenti industriali della Bassa Valle, ne ha vissuto le fasi altalenanti. Per la sua collocazione geografica, alla confluenza del torrente Marmore con il corso della Dora Baltea, Châtillon ha sempre rivestito un ruolo di primo piano nel settore dei commerci e dei servizi. Altra attività di particolare rilievo per l’economia cittadina e per l’area circostante è stata senz’altro la cosiddetta siderurgia storica che ebbe il suo massimo sviluppo nel corso del XVIII e XIX secolo.
Ma si può parlare di una vera industria solo a partire dal primo ‘900 con la costruzione della Soie, grande stabilimento per la produzione di seta artificiale. Da allora iniziò un processo di trasformazione che ebbe ripercussioni sulla composizione sociale, la demografia, la cultura e inevitabilmente sulla mentalità degli châtillonais. Si verificò un passaggio graduale ma irreversibile dal sistema agro-pastorale tradizionale a un tipo di società industriale. La fabbrica della Soie, il Lanificio Guglielminetti, le forge e i mulini hanno chiuso da tempo le loro porte, mettendo così fine a un capitolo centrale nella storia recente della città. Ne restano i ricordi di chi vi ha lavorato, ha visto i cambiamenti con la costruzione dell’autostrada e la circonvallazione; rimangono le strutture produttive abbandonate e in balia degli agenti atmosferici e dell’incuria; oppure la riconversione a fini differenti da quelli originari, ma lodevolmente utili alla comunità, come nel caso delle palazzine dirigenziali della Soie trasformate in edifici scolastici per ospitare l’Istituto Professionale Alberghiero. Châtillon può vantare un patrimonio di archeologia industriale di tutto rispetto e pressoché unico nel panorama valdostano, e questo patrimonio merita indubbiamente un’attenzione e un impegno progettuale altrettanto importanti.
Sfoglia il volume: Châtillon. Petite ville industrielle
Formato chiuso: cm 24 x 28
Formato aperto: 48/96 x 28cm
Pagine: 216 a colori
Copertina con alette, plastificata lucida
Prezzo: 50€
ISBN 88-96308-02-8
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